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Massa Marittima contraria all'aumento di indirizzi scolastici nella zona nord della provincia

Il sindaco Bai: "A rischio l'autonomia dei nostri istituti superiori"

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MASSA MARITTIMA - Il Comune di Massa Marittima è contrario all'implemento del numero degli indirizzi scolastici nella zona nord della provincia. Una decisione che spetta in ultima istanza alla Provincia di Grosseto e che comporterebbe per Massa Marittima una possibile perdita di autonomia scolastica in futuro e l'esodo di molti studenti verso le strutture di Follonica.

La vicenda nasce da un incontro di zona svolto nel Comune di Follonica alla presenza dell’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione Cinzia Tacconi, quando il sindaco di Massa Marittima Lidia Bai ha posto l’attenzione sulla necessità di scelte politiche che avessero come obiettivo prioritario il mantenimento delle due autonomie scolastiche di Follonica e Massa Marittima. Per questo aveva chiesto che non vi fosse nessuna implementazione del numero di indirizzi nei due plessi, ma un consolidamento degli esistenti. Ciò per due motivi, a detta della Bai: "in primo luogo perché scelte innovative sono state già fatte recentemente e hanno bisogno di un consolidamento anziché di una moltiplicazione che crei confusione tra l’utenza. In secondo luogo perché, visti i limitati numeri della popolazione scolastica complessiva nel territorio, la creazione di nuovi indirizzi mette a serio rischio l’autonomia scolastica di Massa Marittima, quella numericamente più debole. A conclusione dell’incontro, questa posizione sembrava essere generalmente condivisa, in particolare dall’assessore provinciale".

Il sindaco Bai invece, il giorno 27, mentre si svolgeva la conferenza provinciale sulla scuola alla quale era presente il vice sindaco Luana Tommi, ha appreso da una telefonata del Presidente del Consiglio Provinciale Sergio Martini, che la Giunta Provinciale aveva già deciso di andare verso la scelta di un’implementazione degli indirizzi, consentendo la nascita di un Istituto Femminile Socio Sanitario a Follonica.

"Una scelta che - a detta del sindaco di Massa Marittima - sembra evidenziare la volontà politica della Provincia di Grosseto di consentire il progressivo drenaggio da Massa Marittima verso Follonica dell’utenza scolastica della zona Nord con la conseguenza, prevedibile e probabilmente perseguita, di determinare la perdita dell’autonomia scolastica di Massa Marittima. Questa linea politica, che segue l’avvio del Liceo delle Scienze Umane a Follonica, potrà causare la perdita in un futuro prossimo di un’autonomia scolastica che riteniamo essere un valore per tutto il sistema scolastico provinciale. L’istituto superiore di Massa Marittima è infatti una scuola conosciuta per la sua storia e l’alta qualità della formazione che impartisce, riconosciuta negli anni sia in ambito universitario che in quello lavorativo in Italia e all’estero. Una scuola superiore, dotata delle attrezzature, forniture e laboratori fra i più all’avanguardia della provincia di Grosseto e che necessita di essere seguita da vicino e in modo diretto dalla dirigenza scolastica”.

Tra l’altro dalla dirigenza scolastica dell’Istituto Superiore Lotti di Massa Marittima non è pervenuta alcuna richiesta che possa creare concorrenza e/o conflitto con il plesso scolastico superiore di Follonica; l’unica proposta, condivisa dall’amministrazione, sarebbe quella di implementare le articolazioni già esistenti, arricchendo per gli studenti già iscritti: l’Enogastronomico con l’articolazione dei Servizi di sala e Vendita per i ragazzi del secondo biennio e quinto anno, il Geotecnico sempre a partire dagli iscritti all’anno scolastico 2012/13 con l’articolazione principale dell’indirizzo Costruzione, Ambiente e Territorio per i ragazzi del secondo biennio e quinto anno in modo da curvare la formazione andando incontro alle competenze sempre più richieste in ambito lavorativo relativamente a questo settore e offrendo così maggiori possibilità occupazionali ai ragazzi.
Il Consiglio Comunale di Massa Marittima, riunitosi in data 28 novembre, con la presenza di tutti i consiglieri, all’unanimità, invita quindi il consiglio provinciale a non procedere nella decisione di implementare il numero degli indirizzi scolastici nella zona Nord della provincia.

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