SCARLINO - Piccoli passi verso l'Europa. E' grazie all'adesione ad un progetto europeo che il Comune di Scarlino sta intraprendendo i primi passi verso servizi più sicuri e accessibili della costa. L’amministrazione comunale di Scarlino è riuscita ad aderire ad un progetto, l’"I-Perla" ( finanziato nell'ambito del progetto europeo Italia-Francia Marittimo 2007/2013 con capofila la Provincia di Livorno) che comporterà maggiore sicurezza per chi usufruisce delle nostre coste, attraverso azioni ed interventi volti a sviluppare nuove soluzioni sostenibili per l’offerta dei servizi turistici. La georeferenziazione degli accessi al mare sarà il primo passo concreto per garantire rapidi ed efficienti interventi di soccorso; inoltre sarà prevista una efficace cartellonistica che aiuti l’ospite ad orientarsi e a conoscere maggiormente i luoghi che sta visitando. Tutto questo avverrà con una forma di comunicazione che si avvia ad essere standardizzata in tutto il mondo. Ma l'”I-Perla” non si ferma solo a questo, anche se quanto anticipato costituisce un passo in avanti lungo e significativo. Il progetto “I-Perla” nella sua completezza prevede anche, con adeguati finanziamenti e controlli, l’accesso sostenibile nelle zone di pregio per le fasce deboli ed i diversamente abili.
"Grazie a questo progetto - afferma Paolo Rustici, assessore comunale di Scarlino e responsabile Idv Enti Locali provincia Grosseto - si apre una concreta prospettiva che potrebbe portarci a realizzare il sogno di una fascia costiera sicura alla visita ed alla balneazione, unita alla fruibilità di luoghi bellissimi ma poco valorizzati del territorio circostante, oltre che un accesso realizzato in modo sostenibile per tutti. Ma chi amministrerà potrà acquisire conoscenza e pratica di nuovi scenari che portino Scarlino a condividere progettualità e risorse con paesi e piccoli centri europei che abbiano peculiarità e bisogni simili".
Un ottimo traguardo per il Comune portuale, che dà lo spunto all'assessore Rustici per fare una riflessione più generale sull'Europa e sul rapporto del nostro paese con essa: "Siamo spesso portati a percepire l’Europa come una struttura politica ostile che ci impedisce di uscire dalla crisi che ci attanaglia nella vita quotidiana, come è nell’evidenza di ciascuno e nelle informazioni che ci vengono ammannite. Eppure a causa di questo preconcetto dimentichiamo che l’Italia non è in grado di utilizzare un numero di miliardi di euro pari ad una manovra finanziaria che l'Europa ci mette a disposizione e che nella sola Toscana ciò accada per diverse centinaia di milioni: se riflettessimo anche sulle nostre inadempienze, allora l'Europa alla fine risulterebbe meno lontana e/o ostile. Perché è così complicato per noi accedere ai fondi e così apparentemente semplice per gli altri paesi europei? Le ragioni vanno ricercate nella concezione tutta italiana di ricercare il bando più appropriato alle necessità che ci siamo prefigurate, dall’altra nel vizio, anch’esso tutto nostro, di voler adattare il bando ai bisogni anziché il contrario. Se si aggiungono le difficoltà nel seguire procedure che sono lente e talvolta farraginose con amministrazioni sempre più mutevoli nelle loro composizioni, il gioco è fatto. Ed è un gioco che ci vede, purtroppo, perdenti sia politicamente sia economicamente, perché non riusciamo ad accedere a risorse che sono a nostra disposizione".