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Proposta choc di un sindacato per falsificare atti pubblici: "Cambia la data, che ti ci vuole? Fai copia e incolla"

E un concorso pubblico finisce nell'occhio del ciclone

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Capita purtroppo che, nella repubblica delle banane, proprio chi dovrebbe tutelare e rappresentare i lavoratori, sia il primo a proporre una soluzione illegale per tentare di rispettare accordi superati da una nuova normativa. E questo è quanto successo, in una provincia non molto lontana da Grosseto, durante una riunione tenutasi pochi giorni fa. A denunciare l’accaduto, una persona presente all’incontro, che, disgustata dalle dichiarazioni fatte proprio da una rappresentante sindacale durante un incontro pubblico, ha deciso di far presente la vicenda, che riporteremo di seguito, mantenendo, per ovvi motivi, la privacy del nostro informatore. Il fatto, nello specifico, risale alla scorsa settimana. Luogo dell’incontro? Una sede ospedaliera universitaria  a cui prendono parte per la parte pubblica i massimi esponenti dell’entel, rappresentanze sindacali e alcuni dipendenti con un incarico temporaneo in scadenza. E parte da qui un assurdo scambio di battute, durante il quale, qualcuno, senza pesare più di tanto le proprie parole, propone più volte un’alternativa completamente illegale. Già perché una legge per regolarizzarla carriera del personale esiste. E si tratta de d.lgs 150/2009 che, in sostituzione dell’art. 17 del CCNL del 2001, indica come unico percorso possibile l’attivazione di un concorso pubblico che sia riservato per il 50% dei posti al personale interno. Una norma che non è piaciuta, a quanto pare, ad una dirigente sindacale che, con insistenza, proponeva di ignorare la normativa e di fare un “copia e incolla” delle date presenti nei documenti e negli atti pubblici relativi agli accordi sindacali presi, purtroppo per lei, prima dell’introduzione della nuova legge. “Cambia la data, che ti ci vuole? Fai copia e incolla". Eccolo qua lo stratagemma per poter indire una selezione, riservata soltanto al personale interno, come previsto dall’ex articolo 17, al posto di un concorso pubblico, come invece stabilito dalla nuova normativa. La proposta, più volta ribadita, durante l’incontro pubblico, è stata comunque respinta da altre rappresentanze sindacali e dai funzionari dell’Entel indignati da una situazione inverosimile. Ma attenzione. Tra questi c’è stato anche chi, di fronte all’insistenza di falsare le date, ha rifiutato fermamente l’operazione giustificandosi col fatto che ormai la guardia di Finanza è ovunque. E per fortuna. Resta ora da vedere come sarà gestito il futuro concorso per l’assegnazione di funzioni di coordinamento in tali strutture ospedaliere.

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