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Simiani di nuovo in corsa per la carica di segretario provinciale Pd

"Se sarò eletto, abbandonerò tutti i miei ruoli in Rama e Tiemme"

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Di seguito le riflessioni del candidato, dopo i dubbi avanzati nella giornata di ieri per una possibile situazione di incompatibilità tra cariche.

"Il desiderio di cambiamento determina inevitabilmente un conflitto perché si contrappone un presente ad un passato che ha causato errori o che, semplicemente, appare ormai inadeguato ad affrontare il futuro.

Ecco, il futuro, c'è chi lo pensa, cercando di migliorarlo e chi lo aspetta senza immaginarlo o, tanto peggio, c'è chi lo ostacola. A Grosseto, come in Italia, è necessario garantire una “mutazione” del Partito Democratico. Una mutazione che sia contemporaneamente un ritorno al passato ed un progetto per il futuro.

Anche qui contano le parole, per prima “partito”. L'orgoglio di essere parte di un'organizzazione nasce innanzitutto dalla condivisione di un grande progetto politico per la propria comunità, ma anche da un sistema trasparente di condivisione nella definizione delle decisioni e nella scelta dei rappresentanti. In questo senso è “democratico”, perché vuole compiere nella società, far evolvere, le forme moderne di democrazia, partendo da se stesso.

Quando si perdono questi riferimenti un partito diventa un insieme di gruppi che lottano fra loro senza regole, senza verifiche pubbliche, senza confronto e senza un progetto politico per la comunità perché invischiati prevalentemente in progetti personali. Lottano fra sè e, contemporaneamente, sono uniti contro qualsiasi cambiamento. Riducono il loro radicamento e preferiscono essere pochi a decidere. E' questo il partito da superare.

Gli ostacoli “tecnici” frapposti alla mia candidatura sono i residui di un'organizzazione che nel tempo ha perso relazioni e iscritti chiudendosi in processi interni, in equilibri di alleanze fra pochi, in astiose schermaglie in cui viene mortificato il valore vero della politica.

Ma il futuro non si può fermare. La mia differenza è che ho dichiarato da tempo che una volta eletto segretario abbandonerò tutti i miei ruoli in Rama e Tiemme, non perché una regola me lo detta, ma perché la mia serietà me lo impone.

Andiamo e guardiamo avanti, perché il Partito Democratico ha la sua forza fuori da queste logiche, in mezzo alle persone, alle decine di ottimi amministratori che ogni giorno lavorano nelle istituzioni, tra i lavoratori e nelle imprese, tra gli operatori della cultura che arricchiscono la nostra terra. E' con tutti loro, in un continuo e proficuo scambio, che lavorerò per il Partito Democratico di Grosseto, restituendo orgoglio e passione in chi vorrà impegnarsi con noi".


 

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