“Lo sciopero del 3 ottobre è l'ultima chiamata per il futuro della Lucchini e di un territorio che vive da mesi con l'angoscia di cadere in un baratro sociale e occupazionale senza precedenti". Sinistra Ecologia e Libertà giovedì sarà in piazza, a Piombino, al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie per ribadire, ancora una volta, il no alla chiusura dello stabilimento siderurgico e per chiedere un intervento decisivo da parte del Governo, chiamato a risolvere una volta per tutte una situazione che si trascina da troppo tempo”. A dichiararlo sono il coordinatore regionale di SEL, Giuseppe Brogi, e il coordinatore provinciale livornese, Andrea Ghilarducci, che preannunciano una presenza importante di militanti ed esponenti del loro partito alla manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil.
“La crisi di un governo insano – proseguono i due coordinatori – non può significare l'assenza di un intervento immediato dello stato. La Lucchini rappresenta un pezzo importante della siderurgia italiana, un settore fondamentale per evitare che il nostro paese rimanga senza un apparato industriale degno di questo nome. Di fronte ad una crisi straordinaria come questa, è necessario avere il coraggio di assumere decisioni straordinarie e forti”.
“E' necessaria un'azione immediata da parte dello stato – dicono ancora Brogi e Ghilarducci – che deve intervenire facendo ricorso a tutte le leve possibili, compresa la Cassa depositi e prestiti, per evitare, ora, la cessazione delle produzioni e per realizzare un concreto piano di rilancio, basato su nuove tecnologie più competitive e più pulite. In quest'ottica, il processo Corex più forno elettrico, per il quale sono stati già individuati alcuni partner tecnologici privati, può rappresentare una soluzione ottimale”.
“Quello che manca – concludono – è la volontà della politica, che è chiamata a dare risposte coraggiose a Piombino e alle migliaia di famiglie che da mesi vivono l'incubo della precarietà. La via d'uscita c'è, è stretta, difficile, complessa da realizzare. Ma c'è. E' l'ora delle scelte decisive, sulle quali misurare il senso di responsabilità di tutti”.