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Sempre più chiari gli incentivi alle PMI nel Decreto Fare bis

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Grosseto: Si delinea il Decreto Fare bis, nelle cui anticipazioni spiccano gli incentivi e gli sgravi fiscali per internazionalizzazione, digitalizzazione e innovazione delle PMI, oltre alle misure per compensare crediti e debiti PA, sembra un decreto fatto per il nostro territorio, misure utili ed indispensabili epr accompagnare la piccola ripresa economica in atto.

Tra le prime misure che sono allo studio in vista per le PMI, la compensazione fra debiti e crediti fiscali, finanza d’impresa per PMI, crediti d’imposta per l’internazionalizzazione, voucher per la digitalizzazione delle aziende. Quasi tutto il Decreto Fare bis è concentrato sugli incentivi alle PMI e sulla ripresa economica. Le anticipazioni confermano l’impianto del provvedimento, compresi gli sconti in bolletta elettrica (a vantaggio anche dei cittadini), ma non mancano le critiche, in primis sul nuovo tutor d’impresa.

Novità ulteriore, che per agevolare l’accesso al credito si pensa ad un incremento della soglia di compensazione con i debiti: da 700mila a un milione di euro, nel caso di bilanci certificati fino a due milioni, per le società quotate fino a quattro milioni. Il Tutor d’impresa, itrodotta con il Ddl Semplificazioni, dovrebbe diventare operativo presso i SUAP (sportelli per le attività produttive) ma Rete Imprese Italia ha segnalato incongruenze su questo soggetto pubblico al quale si attribuiscono compiti di assistenza da soggetti di mercato come i consulenti o le associazioni di categoria. Resta comunque forte la richiesta di semplificazioni buracratiche.

Ancora finanza straordinaria con l'incentivazione dei mini bond per PMI semplificando la concessione delle garanzie; si studia un meccanismo per permettere all’impresa di utilizzari beni strumentali come garanzia bancaria sui prestiti obbligazionari; si parla anche di allargare la platea dei possibili investitori ad assicurazioni e fondi previdenziali.
Ancora sgravi fiscali per le PMI che puntano su ricerca e sviluppo e sull’internazionalizzazione. Si pensa a un credito d’imposta del 35% per chi assume un professionista con esperienza (di almeno un anno) nel commercio internazionale, e del 50% per gli investimenti in R&S. Non si esclude un maggior ricorso ai prestiti BEI per i progetti innovativi delle imprese.
Voucher Digitalizzazione da 10mila euro alle PMI per accedere a finanziamenti a fondo perduto nell’ambito dei fondi europei, per migliorare il parco tecnologico (in particolare per acquisto di hardware, software e banda larga o ultralarga).

Altre misure riguardano le bollette energetiche con un risparmio diretto alle famiglie, queste hanno l’obiettivo di creare un risparmio di tre miliardi all’anno per i consumatori, tagliando gli incentivi alle Rinnovabili, per finanziare le quali si pensa all’emissione di bond da parte del Gse (Gestore dei servizi energetici) e alla erogazione di finanziamenti più dilazionati nel tempo.
Ultima novità rigurda i carburanti, con un sistema di monitoraggio e stretta sugli impianti il governo crede di mettere il moto una leggera riduzione dei prezzi.

 

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