“L’80,1 per cento degli italiani sono contrari alla caccia. Lo dice a chiare lettere il rapporto Eurispes 2013 e il tentativo delle associazioni venatorie di produrre propri sondaggi è frutto dell’ennesimo tentativo di mistificazione”. Giacomo Bottinelli, responsabile LAV Grosseto, commenta così le parole dell’on. Luca Sani che ha affermato “l’attività venatoria gode di notorietà e apprezzamento crescenti nell’opinione pubblica”.
Nel rapporto Eurispes si legge: “Diminuisce l’opinione favorevole degli italiani sulla caccia (dal 21,4% del 2012 al 19,9% del 2013), pratica attualmente considerata in maniera negativa nell’80,1% dei casi”.
Già nel 2010 un sondaggio Ipsos nelle tredici regioni con maggior numero di cacciatori svolto per Enpa, LAV, Legambiente, Lipu e WWF inquadrò una situazione evidente: il 70% degli italiani erano fortemente contrari alla caccia, il 22% neutrali e solo l’8% favorevoli. L’opposizione alla caccia è quindi in netta crescita.
La Regione Toscana nei mesi scorsi ha fornito alla Commissione Agricoltura della Camera, presieduta dalla stesso Sani, dati inequivocabili: “La popolazione venatoria sta invecchiando – si legge nella relazione – più del 50% dei cacciatori ha superato i 60 anni di età. Il 25% è ultrassettantenne”. Inoltre, spiega la Regione Toscana, all’inizio degli anni ’90 “in Toscana erano circa 150.000 e molti di questi erano giovani, mentre nella scorsa stagione venatoria sono scesi sotto le 90mila unità”.
La LAV si farà vedere in città domani, sabato 14 settembre, con la ‘Biciclettata per dire no alla caccia’. Ritrovo in piazza Dante alle 16,45