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Da Arci Caccia gli auguri per una stagione venatoria all'insegna del rispetto e della prudenza

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"La Federazione Provinciale Arci Caccia di Grosseto, augura un sincero “in bocca al lupo” a tutti i cacciatori per la prossima apertura generale della caccia che inaugura la nuova stagione venatoria.
Auspichiamo che i prossimi mesi di caccia siano portatori di serenità e di soddisfazioni venatorie, che siano raggiunti gli obiettivi prefissati dagli ATC nei vari distretti di caccia agli ungulati e che si svolgano al meglio tutti gli altri tipi di caccia. Formuliamo una forte raccomandazione alla massima prudenza durante lo svolgimento di ogni
azione di caccia, tenendo presente che siamo “ospiti” su terreni altrui e dobbiamo rispettare gli altri soggetti presenti.
La concessione governativa non ci autorizza a comportamenti arroganti anche quando ne siamo noi stessi vittime. Il nostro primo dovere è di creare costantemente un buon rapporto con tutta la popolazione interessata, soprattutto con gli agricoltori che ci ospitano sui loro terreni, rispettando le loro esigenze e proprietà.
Con i fatti dimostreremo, come abbiamo sempre fatto, che la maggioranza di noi rispetta le leggi e l’ambiente, mettendo a disposizione la nostra opera ed esperienza insieme a coloro che si preoccupano di mantenerlo e preservarlo.
In merito agli attacchi ricevuti, nei confronti dell’intera categoria dei cacciatori, dal Presidente della LAV - sezione di Grosseto, Sig. Bottinelli Giacomo ( vedasi la stampa locale di questi giorni ) ed in particolare all’affermazione fatta, che, non vi è distinzione tra “cacciatore e bracconiere”, informiamo che l’Associazione a livello nazionale ha dato mandato ad uno studio legale per verificare se sussistono i presupposti, così come per altre comunicazioni fatte nei telegiornali a proposito di incendi, per intraprendere un’azione legale a tutela dell’immagine dei cacciatori.
Dalle parole quindi, ai fatti concreti. Di fronte a tali affermazioni diffamatorie, di fronte ad un fondamentalismo cieco e sordo ad ogni altra idea, di fronte alla demagogia che talvolta da priorità ai diritti di un animale e non affronta la tematica, e, magari abbandona un barbone ammalato in strada nell’indifferenza, e poi mobilità personale e mezzi per “ più alti ideali “. Prima del confronto c’è la necessità di chiedere tutela e rispetto, anche ricorrendo talvolta ad un esposto alla Procura della Repubblica.
In ultimo, ma non per importanza, vogliamo ringraziare lo studente Ivan, ( il lettore del quotidiano Il Tirreno ) per l’articolo del 7 settembre u.s. dove in merito alle accuse di Bottinelli, fa differenze tra caccia buona e non, difendendo il diritto ad essere cittadini e contemporaneamente cacciatori con la propria dignità ed orgogliosi di esserlo.
Siamo convinti di ciò perché siamo tra i primi conoscitori e gestori di ambiente, siamo impegnati quotidianamente sul campo per dodici mesi all’anno mettendo in atto fatti concreti e non preparati come altri “ solo all’orale “.

Claudio Sozzi

Ufficio di presidenza Federazione provinciale Arci Caccia Grosseto

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