GROSSETO - La Roselle dal grande passato costituisce una grande opportunità per il futuro. Se ne discute martedì prossimo, dalle 18 alle 20, presso l'area archeologica di Roselle. L'incontro dal titolo: “Roselle, area archeologica e Poggio Mosconcino, testimonianza del passato ma concreta opportunità per il futuro” tratterà infatti del grande patrimonio storico-archeologico della frazione, dal parco archeologico fino ai resti della enorme chiesa che sorgeva su Poggio Mosconcino e del grande valore culturale ma anche turistico che possono rappresentare. L'iniziativa vedrà la presenza della Direttrice dell'area archeologica di Roselle, Gabriella Poggesi (Soprintendenza Archeologia della Toscana), della Direttrice del Museo Archeologico e d’Arte della Maremma di Grosseto, Maria Grazia Celuzza (Comune di Grosseto) e dell’Architetto Vanessa Mazzini, (Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per Arezzo Siena e Grosseto).
Un incontro pubblico di grande interesse, organizzato dalla Pro Loco di Roselle con la collaborazione del Comune di Grosseto, che fa parte di un progetto complessivo di rilancio del patrimonio culturale della frazione che prevede anche uno spettacolo teatrale nel prossimo luglio, sempre all'interno dell'area archeologica.
Area archeologica di Roselle
L’Area archeologica dell'antica città di Roselle, già abitata in età preistorica, è stata un importante centro Etrusco a partire dalla prima metà del VII sec. a.C. e conserva la più poderosa cinta muraria Etrusca arcaica ad oggi nota; all’interno delle mura si conserva la città, prima etrusca poi romana, di cui sono state scavate alcune importanti porzioni. Dall’anfiteatro ellittico, sulla collina nord, all’area del foro con gli importanti edifici pubblici e privati nella valletta centrale, al quartiere artigianale che si sviluppa sulla collina sud. La vita di Roselle è lunga anche dopo la fine dell’Impero di Roma; nel V sec. d.C. fu sede vescovile e fra la fine del VI sec. d.C. e i primi decenni del VII venne conquistata dai Longobardi. Di questo periodo restano la chiesa, costruita sulle strutture delle terme imperiali, e il circostante cimitero. Nel 1138 una bolla di Papa Innocenzo II sancì il trasferimento della diocesi nel vicino centro di Grosseto, la cui esistenza è testimoniata almeno fin dall’inizio del IX secolo.
In qualche modo legato a questi eventi si colloca il poggio Mosconcino, noto anche come Poggio alla Canonica, una collina ad ovest del Poggio di Moscona, dove si conservano i resti di un complesso sacro. Vi sono stati rinvenuti infatti alcuni resti di una imponente chiesa romanica e dei suoi annessi, probabilmente tra le più imponenti strutture ecclesiastiche toscane dell'epoca.