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Nicchi, SEL: “Se non si spezza il caporalato ne risentirà tutta l’economia grossetana"

“Il Governo latita e i caporali imperversano”

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GROSSETO - “Il Parlamento e il Governo latitano, mentre i caporali imperversano liberamente in tutta Italia e anche in Maremma. Se non si spezza il caporalato tutta l’economia grossetana ne risentirà negativamente come un effetto domino”. Così gli esponenti di Sinistra Italiana – la deputata Marisa Nicchi, il coordinatore provinciale Marco Sabatini insieme al candidato sindaco di ‘Insieme, a Sinistra’ Massimo Ceciarini - durante una conferenza stampa a Grosseto.

“La Maremma è ancora terra di caporali e schiavismo - hanno detto i tre - L’anno scorso ci furono retate fulminee, poi il traffico illegale di braccia agricole si è riorganizzato e adesso è libero di agire sul territorio. Lo dimostrano le foto scattate dalla Cgil pochi giorni fa, lo dimostrano gli accampamenti abusivi degli aspiranti braccianti che sorgono intorno a Grosseto”. 

“Come se non bastasse – aggiungono - recenti inchieste della magistratura hanno confermato l’esistenza di caporalato nel Chianti, anche dentro aziende rinomate che esportano i marchi della Toscana in tutto il mondo. Per non parlare dell’Italia del sud, dove il caporalato purtroppo non conosce crisi”.

Secondo la deputata Nicchi, “è arrivato il momento di accelerare i tempi della politica per risolvere una questione drammatica che inquina i territori della Maremma e della Toscana”. Continua Nicchi: “Ormai da mesi giacciono incardinati al Senato il decreto di legge del ministro Martina ed il ddl dell’On. Dario Stefano. La discussione non è ancora stata calendarizzata in Aula. Serve accelerare la discussione per spezzare le filiere del lavoro nero che si espandono a macchia d’olio in tutta Italia”.

Ma soprattutto, aggiunge Nicchi, “è importante estendere il reato di caporalato – il 603 bis, introdotto nel 2011 – alle imprese che vi fanno ricorso, norma però non prevista nella legge ferma al Senato”. 

 

Ceciarini dal canto suo promette massimo impegno nel contrastare questo fenomeno. “E' necessaria una task force della polizia municipale per combatterlo. E poi è necessario, in forte collaborazione con la Magistratura, la Polizia e gli enti ispettivi, un lavoro straordinario contro la tratta di manodopera nei luoghi di lavoro, la prevenzione e il contrasto al fenomeno dello sfruttamento della manodopera italiana e straniera. Abbiamo intenzione di recepire le interessanti proposte della Cgil in merito allo sportello per il “Collocamento pubblico contro illegalità”, da attuarsi attraverso un accordo tra sindacati confederali, associazioni di categoria e centri per l’impiego, ed in merito alla totale tracciabilità dei compensi in agricoltura, quest'ultimo punto coinvolgendo anche le aziende della GDO”. Inoltre, il candidato di ‘Insieme, a Sinistra’ sostiene di voler affrontare un altro elemento chiave del Caporalato: la questione del trasporto per raggiungere le aziende agricole e spostarsi tra un’azienda e un'altra. “Si tratta di un elemento che vincola fortemente i lavoratori al caporale ed occorre quindi provare ad aprire una riflessione, insieme alla Regione, di idonee politiche per il trasporto pubblico dei lavoratori stagionali in agricoltura sui luoghi di lavoro”.

 
 
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