GROSSETO -
“In questi frenetici e spesso sconclusionati giorni di campagna elettorale, di fatto aperta anche se nessuno ufficialmente lo dichiara, vengono lanciate le più strampalate idee. Chiaro sintomo di una politica oramai involuta e incapace di stare al passo con le esigenze del cittadino" Lo afferma Francesco Donati presidente del Raggruppamento Politico Autonomo. "Tra le varie proposte lanciate non abbiamo ancora sentito alcunché di coerente in merito all’agricoltura, settore la cui importanza è per noi maremmani è fondamentale. Forse perché mancano le competenze per un tale percorso nessuno ha il coraggio di ammettere che l'agricoltura ha bisogno, per sopravvivere, di nuovi indirizzi di attività”.
“Il dibattito politico – continua Donati - è privo di una qualsiasi visione strategica di sviluppo complessivo del settore. Si fa riferimento all’agricoltura solo per parlare di “eccellenze” che sopravvivono nonostante la politica e non grazie alla politica! Nessun riferimento invece ai veri processi agro-industriali di cui c'è la necessità anche ai fini occupazionali. Abbiamo inoltre appreso, e per questo ringraziamo per la chiarezza, che il 2021 sarà l'anno di svolta per la Maremma: ci chiediamo come sarà possibile se non si mettono in capo subito percorsi pratici, almeno per quanto riguarda il settore agroindustriale da seguire per raggiungere questo obiettivo. Ebbene il Raggruppamento lo vuol fare. Ben consapevoli che nell'ambito del nostro sistema economico l’agricoltura ha contribuito in maniera importante alla costruzione della ricchezza del nostro territorio, nel nostro programma indichiamo iniziative formative specifiche e progettuali per migliorarla e renderla più competitiva possibile affinché sopravviva nell'attuale logica di mercato”.
“Siamo consapevoli – aggiunge Donati - che è in un rapporto oggettivo con l’industria che l’agricoltore individua i prodotti da realizzare e le caratteristiche merceologiche che essi debbono avere, le quantità da consegnare, i tempi di consegna, e per questo stiamo lavorando. Il futuro dell’agricoltura si giocherà tutto nella capacità dell’industria alimentare di salvaguardare l’integrità della qualità dei prodotti agricoli sulla quale la nostra agricoltura è veramente competitiva. Problemi questi che non si risolvono a suon di spot elettorali (l’unica cosa che la politica locale ci sembra in grado di produrre) ma solo attraverso una profonda riflessione da fare insieme alle categorie di settore che riguarda la dimensione media delle nostre aziende, l’età avanzata dei titolari di impresa e quindi il problema del ricambio generazionale, la sicurezza, l’igiene, la salubrità e la tracciabilità degli alimenti, il limitato livello di concentrazione dell’offerta per la soluzione del quale dobbiamo pensare ad uno sviluppo della struttura cooperativistica anche questa tutta da ripensare”.
“Sappiamo benissimo – conclude Donati – che un sistema agroindustriale in Maremma è legato molto al suo sistema viario e al suo sistema logistico legato alla realizzazione di un centro intermodale da individuare, a questo punto, nell'area nord della Maremma nel contesto di una possibilità anche di sfruttamento dell'area portuale piombinese, in proiezione di una politica di penetrazione commerciale nei paesi del mediterraneo. Tutto questo però non richiede soltanto quantità e qualità delle produzioni agricole, che diamo per scontate ma anche progetti di formazione professionale (un sistema agroindustriale abbisogna di figure professionali specifiche); corsi di formazione per lo sviluppo sostenibile e tecnologie dell'ambiente, fondamentali per un’agricoltura di qualità, ma adeguati anche per altri comparti economici”.
Raggruppamento Politico Autonomo