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Gli ospedali della Asl di Grosseto promossi dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali

In linea con il dato toscano, il Programma nazionale esiti (Pne) dell’Agenas, conferma il trend degli anni passati

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GROSSETO - Un’assistenza ospedaliera di alto livello nella Asl di Grosseto, con punte di eccellenza in alcuni servizi, già in passato tra i migliori in Toscana e in Italia. È quanto emerge dai dati del Programma nazionale esiti (Pne), la ricerca comparativa che ogni anno viene prodotta dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) per conto del Ministero della Salute.
I dati relativi all’attività del 2014 sono stati presentati nei giorni scorsi dal ministro Lorenzin e descrivono una sanità Toscana tra le migliori, in Italia, e una sanità grossetana nella media regionale,  in crescita qualitativa pur con alcune criticità che sono oggetto di interventi di miglioramento.

“In questo momento di passaggio verso la nuova Asl di Area vasta – spiega il vicecommissario della Asl 9, Daniele Testi – i dati pubblicati dall’Agenas rappresentano un risultato molto importante per affrontare da protagonisti la fusione con le Asl di Siena e di Arezzo. I nostri professionisti stanno dando prova di grande capacità e competenza pur con le preoccupazioni per il futuro assetto e le inevitabili criticità che restano nell’assistenza ospedaliera. Criticità alle quali daremo risposta migliorando il servizio in ogni singola struttura e integrandolo con quelli della altre Asl che presto confluiranno nell’Azienda unica”.

Come funziona il PNE
L’Agenas prende in esame, ogni anno, un numero variabile di indicatori (quest’anno sono 146) che si basano sui ricoveri ospedalieri, analizzati rispetto all’esito, al volume di attività e alla ospedalizzazione, per ciascun presidio ospedaliero e riportati in una sintesi per Azienda.
I dati vengono poi raccolti nel Programma nazionale esiti, che non produce classifiche, graduatorie o pagelle, ma “esprime valutazioni comparative di efficacia, sicurezza, efficienza e qualità delle cure fornite dal servizio sanitario”, si legge nell’introduzione; fornendo alle Aziende “uno strumento di valutazione a supporto di programmi di auditing clinico e organizzativo, finalizzati al  miglioramento dell’efficacia e dell’equità nel Sistema sanitario nazionale”

Servizi al top e criticità nella Asl 9
Ma vediamo quali sono i servizi che fanno registrare indicatori estremamente positivi nella Asl di Grosseto, confermando il trend degli anni passati:
intanto l’area cardiologica, in particolare il trattamento dell’infarto acuto del miocardio e dello scompenso cardiaco, che collocano il Misericordia di Grosseto tra i migliori ospedali in Italia, considerando il risultato su scala regionale e che la Toscana è tra le regioni “best performer” in Italia.
Dati positivi anche per quanto riguarda la chirurgia dell’apparato digerente, pur con qualche criticità nella chirurgia oncologica.


Bene anche la Chirurgia ortopedica, in particolare per gli interventi nella frattura del collo del femore a due giorni dall’evento.
Ci sono, tuttavia, alcuni indicatori del Programma nazionale esiti che evidenziano criticità – le maggiori si registrano nella Chirurgia vascolare, nella riammissione ospedaliera a 30 giorni per ictus e nell’insufficienza renale cronica –  sulle quali l’Azienda sta lavorando, con la collaborazione dei professionisti; nella consapevolezza che in una realtà strutturalmente complessa come quella della Asl 9, con peculiarità che riguardano la popolazione, il territorio, la presenza di un presidio ospedaliero di valenza provinciale e quattro ospedali periferici, devono essere cercate soluzioni integrate anche con altre Aziende.

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