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Defibrillatori, indicazioni più chiare per ambiti di applicazione e formazione in Toscana

Prevista, per l'estate 2016, la presenza di un apparecchio in ogni impianto sportivo

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FIRENZE - Defibrillatori, una proposta di legge presentata ieri in giunta dall'assessore al diritto alla salute, welfare e sport Stefania Saccardi modifica alcuni aspetti della legge regionale dell'8 maggio 2013, chiarendo meglio ambiti di applicazione e termini della formazione, e semplificando le procedure in positivo.

La legge del 2013 parlava genericamente di tutti gli impianti sportivi. La proposta di modifica limita l'obbligo della presenza del defibrillatore a quegli impianti dove si praticano sport ad alto impegno cardiocircolatorio, escludendo invece gli impianti e gli spazi dove si praticano attività a ridotto impegno cardiocircolatorio (bocce, biliardo, sport di tiro, golf, giochi da tavolo, pesca e caccia sportive). E dà indicazioni anche per l'uso del defibrillatore per gli sport in movimento (es. ciclismo), su cui il legislatore nazionale ha detto ben poco.

Altro capitolo importante, quello della formazione. La proposta di modifica della giunta chiarisce che gli oneri della formazione degli operatori che dovranno usare i defibrillatori sono a carico dei gestori. La Regione ha già disciplinato i criteri e accelerato il processo di accreditamento per tutti quei soggetti che faranno formazione, per arrivare all'inizio dell'estate 2016 con la presenza in ciascun impianto sportivo di operatori in grado di usare il defibrillatore.

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