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Crollo ponte Albegna, On. Nicchi: “E’ l’Italia degli impuniti e della speculazione”

La deputata grossetana al fianco dei familiari: “Le vittime diventano tali per la seconda volta”

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GROSSETO - “Ancora una volta, in Italia nessuno paga i costi umani di una tragedia ambientale. In questa Italia degli impuniti e della speculazione urbanistica, tutti rimangono incolpevoli, innocenti, mentre le vittime diventano vittime due volte”.

E’ quanto dichiarato dalla deputata grossetana di Sel Marisa Nicchi, commentando l’inchiesta (che non ha trovato responsabilità) sulla morte di Antonella Vanni, Paolo Bardelloni e Maurizio Stella, i tre dipendenti Enel precipitati nel 2012 con l’auto nella voragine che si era aperta lungo la strada provinciale 94, dopo il crollo del ponte sull’Albegna trascinato dall’alluvione.
“Il nostro pensiero va adesso ai familiari delle tre vittime - ha aggiunto l’Onorevole Nicchi - che ormai da quasi tre anni attendono risposte dopo questa tragedia. Risposte e speranze finora inattese, come se quel crollo fosse da imputare soltanto alla fatalità. Ci auspichiamo che sia fatta luce sulla vicenda, per evitare che, nell’Italia delle frane e dei crolli, possano ripetersi situazioni analoghe”.

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