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Nido tartaruga Caretta Caretta: l'analisi di Arpat

Uno splendido episodio avvenuto in Giannella

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GROSSETO - Alle prime ore dell’alba di domenica 6 settembre alcuni ospiti dell'Orbetello Camping Village, sul tombolo della Giannella (nel comune di Orbetello) passeggiavano sulla spiaggia e si sono accorti della presenza di diverse piccole tartarughe che uscivano da un foro nella sabbia e che si dirigevano verso il mare.

Alcuni dei primi avvistatori hanno parlato di circa 30 tartarughe uscite dal nido tra le 8,30 e le 9,30. Quindi si può supporre che almeno altrettante ne siano uscite tra le 7 e le 8,30. Dalle 9,30 in poi non sono state più avvistate piccole tartarughe sulla spiaggia o fuoriuscire dal nido. Apparentemente tutte quelle uscite dalla buca nella sabbia hanno raggiunto il mare e sono sparite alla vista. Le foto ed i filmati sono stati realizzati da Giulio Innocenti, responsabile della spiaggia dell'Orbetello Camping Village che, insieme al Direttore della struttura, hanno seguito l'evento.

Sul posto nel corso della giornata, si sono poi radunati il personale del Parco della Maremma, i volontari di Legambiente e WWF, gli operatori del Centro di Recupero di Grosseto, la Capitaneria di Porto, il Corpo Forestale dello Stato, l'Università di Siena ed ARPAT.

Il nido è stato presidiato e posto sotto continua sorveglianza: sentiti diversi soggetti che in Italia da tempo seguono la nidificazione della Caretta caretta (in Sardegna, Calabria, Sicilia ecc.) si è provveduto a delimitare l'area, a creare un corridoio di fronte al nido per favorire ed indirizzare i piccoli verso il mare, coprire il foro nella sabbia con rete metallica come protezione per i predatori. Sono stati inoltre organizzati turni di sorveglianza continua, h24, iniziati già dalla domenica sera.
Infatti per almeno tre giorni il nido dovrà essere presidiato per monitorare eventuali altre nascite tardive e dilazionate nel tempo. Se non dovessero esserci ulteriori registrazioni di uscite di piccole tartarughe si potrà procedere con lo scavo della camera principale per ricercare le uova eventualmente non schiuse e fare una stima del successo riproduttivo di questa tartaruga. Se invece si dovessero registrare altre nascite si dovrà prolungare l'osservazione per altri 3 giorni da quel momento e così via, così come riportato dalle Linee Guida Ministeriali n. 89/2013. E’ gia stata emessa un'ordinanza comunale per interdire l'area della spiaggia per almeno 20 m a destra e sinistra del nido e per autorizzare il presidio dei volontari sul posto notte e giorno.

Anche in occasione di eventi di questo tipo è importante allertare subito la Capitaneria di Porto che procederà a darne notizia alla rete regione che afferisce all’ Osservatorio Toscano per la biodiversità di cui alla L.R. 30/2015 (ex Osservatorio dei cetacei).

Si tratta di un evento molto importante per la nostra regione in quanto rappresenta solo la seconda segnalazione di nidificazione di tartaruga comune lungo le nostre coste.

Il 3 ottobre 2013 un primo evento di nidificazione di questa specie fu segnalato a Scarlino ma in quell’occasione non venne mai ritrovato il nido e non fu quindi possibile eseguire nessun tipo di monitoraggio.

 

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