GROSSETO - A scuola ma fuori dai banchi, con la libertà di sperimentare e il piacere di giocare.
È “La scuola che include con la pratica del teatro”, l'iniziativa inserita nell'ambito dei Progetti educativi zonali, per attività dedicate ai bambini e ai ragazzi fino ai 18 anni e strutturati sulle linee guida della Regione Toscana per la valorizzazione della diversità e la lotta al disagio scolastico.
Con alcuni, grandi, obiettivi: rendere la scuola sempre più accogliente e inclusiva, qualificare il sistema dei servizi all'infanzia, per prevenire e contrastare la dispersione scolastica, promuovendo l'inclusione dei ragazzi con disabilità e dei ragazzi stranieri.
Capofila dell'area grossetana è il Comune di Grosseto che anche quest’anno con gli altri Comuni della zona grossetana, ovvero Castiglione della Pescaia, Roccastrada, Scansano, Campagnatico e Civitella Paganico, ha condiviso il progetto che unisce il valore inclusivo della scuola con quello formativo del teatro. Un’idea che vale il finanziamento regionale volto a incentivare reti di saperi e condivisione di idee innovative per i ragazzi della Toscana.
Dall'inizio dell'anno scolastico esperti di teatro affiancano i ragazzi che nelle proprie sedi lavorano alla messa in scena degli spettacoli. Si tratta di laboratori che prevedono anche un attento studio preliminare delle dinamiche di gruppo. Il monitoraggio finale del lavoro di formazione avverrà durante la Rassegna degli spettacoli nella Sala Friuli di Grosseto e nelle sedi scelte dalle scuole stesse. Il concorso per l’attribuzione dei premi e delle segnalazioni si chiuderà a fine maggio sempre nella sala Friuli. E per gli studenti delle scuole superiori dell’area grossetana nasce anche un laboratorio teatrale residenziale. Al liceo Rosmini si incontrano gli alunni iscritti alla residenza. Guidati da due giovani esperti, un tempo alunni protagonisti della rassegna, sperimenteranno modalità di teatro dinamiche e innovative.