GROSSETO - "Benvenuto capitano", recita un cartellone. Entusiasmo e grida di approvazione della folla. E' un Matteo Salvini raggiante quello che apre il comizio a Grosseto: il leader della Lega Nord, come tradizione vuole, indossa una felpa con il nome della città in cui diffonde le proprie ideologie. Una maxi scorta di forze dell'ordine, collocate su tutto il viale Matteotti, fa da contorno da un comizio che si svolge senza intoppi e privo di qualsiasi contestazione attesa alla vigilia. Salvini, dopo aver realizzato una foto ai numerosi "fedelissimi" presenti in sede, ha iniziato a snocciolare il suo credo: "Ringrazio Grosseto e Mario Lolini per questa grande opportunità: sono convinto che questa città, da sempre fedele al centro sinistra, abbia una grande voglia di invertire la rotta. Cambiare si può, proprio come dimostrato a Livorno. Grosseto può fare la storia grazie al vostro contributo, e può tornare alla normalità: i parchi devono tornare ad essere a misura di famiglia, e non occupati da senza tetto che sporcano e bivaccano. Le strade devono tornare sicure, le case non possono essere teatro di bottini di guerra dei delinquenti. La Toscana vuole cambiare, ma il suo attuale presidente la pensa diversamente e continua a farsi foto con persone che non sono più ben volute. Renzi, Alfano e la Boldrini devono andare a casa anche grazie al grande lavoro che Grosseto sta realizzando. Non fatevi ingannare da chi il 25 aprile sarà in piazza a festeggiare la libertà: molti di quei personaggi, in realtà, sono i primi che vorrebbero metterci il bavaglio alla bocca!"
All'uscita della sede Salvini è stato accolto da altri "fan", molti in caccia di una foto ricordo e di una stretta di mano: il corteo si è diretto verso il centro storico del capoluogo maremmano, mentre nel pomeriggio il leader della Lega è atteso a Castiglione della Pescaia e Follonica. Il "tour della Toscana" si concluderà in serata a Cecina.