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Allevamento abusivo di galline e conigli: la LAC interviene a Grosseto

Gli animali erano relegati in gabbie di pochi centimetri

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Ieri mattina, 22 marzo 2015, durante un normale controllo di prevenzione in materia di animali di affezione le guardie della Sez. Regionale Toscana della LAC (lega abolizione caccia), durante un controllo di alcuni cani da caccia nel Comune di Grosseto, hanno scoperto un allevamento di conigli e galline abusivo, ma cosa inammissibile gli animali erano detenuti in piccolissime gabbie che ne impedivano completamente la libertà di movimento. I conigli chiusi in anguste gabbie non potevano nemmeno sollevarsi in piedi, tanto che alcuni di loro avevano grossi problemi alle gambe posteriori da non muoversi. In pochi centimetri quadrati erano stati collocati anche tre conigli insieme.

Non meglio andava alle galline, detenute per la produzione di uova, in gabbie talmente strette e basse che ne impedivano qualsiasi movimento, tranne tirar fuori la testa e il collo da fessure delle gabbie nella parte superiore. Un vero e proprio campo lager per galline e conigli, in vita solo per essere sfruttati, detenuti senza un briciolo di comprensione per la loro breve vita.

Le guardie hanno chiesto l’intervento del servizio veterinario della USL 9 di Grosseto, che giunto sul posto ha immediatamente ordinato la liberazione di tutti gli animali dalle anguste gabbie. Il proprietario è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Grosseto dalle guardie della LAC, per maltrattamento di animali, in violazione degli art. 727 e 544 ter del codice di procedura penale, per aver detenuto animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.

Non meglio andava per alcuni cani da caccia sempre dello stesso proprietario, che oltre dover provvedere immediatamente a sistemare gli animali in strutture idonee, dovrà pagare una sanzione di 600,00 euro, per la detenzione di tre cani non iscritti all’anagrafe canina Regionale.

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