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Rabazzi Cia Grosseto: "Di nuovo in piazza se le cose non cambiano"

"Il tempo è scaduto"

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GROSSETO - Il vicepresidente della Cia – Confederazone italiana agricoltori toscana e presidente provinciale di Grosseto Enrico Rabazzi ha preso parte a Firenze al convegno organizzato dalla Cia dal titolo "Il territorio come destino" dove ha incontrato i ministri dell'agricoltura Martina e dell'ambiente Galletti e il Governatore della Toscana Enrico Rossi ai quali ha ribadito che in mancanza di una svolta decisiva in agricoltura la protesta non si fermerà.

"Il tempo è scaduto non possiamo aspettare oltre" sono le parole che il vicepresidente della Cia Toscana e Presidente di Grosseto Enrico Rabazzi ha ribadito ai ministri dell'agricoltura Martina e dell'ambiente Galletti nonché al candidato Governatore Enrico Rossi nel corso dell'incontro "Il territorio come destino" organizzato dalla Cia presso il Salone dei 500 di Palazzo Vecchio a Firenze.

" O c'è una svolta concreta e si cambia il sistema di tassazione oppure continueremo la nostra battaglia, che fra l'altro non abbiamo mai interrotto. È in programma per il 26 marzo prossimo una manifestazione nazionale che ancora dobbiamo confermare ma che salvo cambiamenti radicali di indirizzo da parte della politica, saremo costretti a portare avanti".

"Siamo alle porte dell'Expo un'occasione importante per promuovere la nostra agricoltura e i nostri prodotti frutto del lavoro e della tenacia di chi lavora la terra ma dobbiamo purtroppo constatare che il nostro ruolo sarà molto marginale. Speriamo di sbagliare e di doverlo ammettere: lo faremmo molto volentieri".

Rabazzi nel suo incontro con i ministri e con il Governatore Rossi ha elencato quali sono le questioni della massima urgenza che richiedono una risposta immediata, dai danni provocati dalla tempesta di vento di pochi giorni fa, che fanno salire a ben 11 il numero di calamità subite dalla Maremma nel giro degli ultimi mesi, alla tassazione esosa che impedisce alle aziende di andare avanti e a chi lavora in agricoltura di crearsi un reddito minimo necessario per la sussistenza, fino alla burocrazia che soffoca sul nascere ogni iniziativa.

"I ministri e il Governatore – continua Rabazzi – si sono mostrati disponibili a prendere in esame le nostre richieste. Aspettiamo fiduciosi ma a noi interessano solo risposte concrete"!

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