GROSSETO - "Sto seguendo, come penso anche la maggior parte di voi, le tragiche notizie che ci giungono da Parigi dove questo pomeriggio alcuni terroristi di matrice islamica hanno assalito il giornale satirico Charlie ...Hebdo uccidendo 12 persone tra giornalisti, vignettisti e uomini delle forze dell'ordine.

Prima di tutto la nostra solidarietà alle famiglie delle vittime, in secondo luogo la condanna totale del gesto, un gesto vigliacco portato avanti da vigliacchi, in terzo luogo l'indignazione per l'attacco contro la libertà di stampa (non solo di quella satirica) che è uno dei beni più preziosi che dobbiamo difendere.
Non voglio entrare nelle questioni politiche né tantomeno in quelle religiose che possono stare all'origine di azioni di questo genere, anche se credo che l'Islam, la parte buona dell'Islam, debba far sentire la propria voce estromettendo senza esitazione chi si rende responsabile di atti di questo genere.
Però non mi lascio sfuggire l'occasione per fare una considerazione:
questi personaggi godono di un seguito tra la loro gente molto più ampio di quanto ci si possa immaginare, ai loro occhi i terroristi siamo noi, popoli ricchi che hanno sfruttato e sfruttano le loro risorse per i loro interessi e allora mi chiedo e chiedo anche a voi, se in passato avessimo esportato meno armi e più agricoltura in quei Paesi, se non avessimo fomentato le guerre ma trasmesso le nostre conoscenze su come si lavora la terra, come si allevano gli animali per rendere quelle persone più partecipi della ricchezza del mondo oggi ai loro occhi i terroristi saremmo noi o gli attentatori di Parigi?"

Enrico Rabazzi