GROSSETO - “Prendiamo atto che il Governo, sia pure informalmente, si è impegnato a rinviare il termine del 16 dicembre per il pagamento dell’Imu sui terreni agricoli montani e collinari, per i quali è stata disposta la revisione che rendeva tassabili terreni che finora non lo erano". "Si tratta di una dichiarazione del Sottosegretario del Ministero delle Finanze, dopo la quale attendiamo un provvedimento ufficiale, presumibilmente nella forma di decreto legge, perché ad oggi non viene fatta menzione del termine per le ripresa dei pagamenti”. Antonfrancesco Vivarelli Colonna, presidente di Confagricoltura Grosseto, mette le mani avanti e, nel ribadire come la proroga sia insufficiente, afferma con vigore che quella che il Governo vorrebbe applicare è una tassa iniqua e quindi da abolire. “Trecentocinquanta milioni di euro – afferma - sono già stati spesi per coprire gli 80 euro del Bonus fiscale, pertanto rimandare il problema non significa risolverlo. Gli agricoltori sono stanchi dei “contentini”, uno dei quali riguarda l’ampliamento del numero dei comuni delle zone colpite dall’alluvione di ottobre; comuni verso i quali sono sospesi i versamenti e gli adempimenti tributari, inclusi quelli derivanti dalle cartelle di pagamento, scadenti nel periodo compreso tra il 10 ottobre e il 20 dicembre”. Ampliamento che ha incluso i comuni di Manciano, Orbetello, Capalbio, Follonica, Scarlino e Sorano. “In realtà, per le zone alluvionate – spiega Vivarelli - noi avevamo chiesto non la sospensione ma la fiscalizzazione dei tributi, anche perché nel caso non si riesca entro la nuova scadenza a ridiscutere con il Governo tutto l’impianto normativo legato alla tassa, dimostrandone la non correttezza, il salasso è solo rinviato e l’imposta sarà lo stesso applicata pure su quei terreni improduttivi”.