FIRENZE– Sì unanime dalla commissione Mobilità e infrastrutture presieduta da Fabrizio Mattei (Pd) alla proposta di delibera per l’approvazione del nuovo piano regolatore portuale di Porto S. Stefano. Il piano, che va a sostituire il precedente, datato 1958, prevede una ridefinizione di tutto lo scalo, ne migliora servizi e accessibilità, ne riorganizza le funzioni, ampliando le infrastrutture e adeguandole a standard ambientali, con l’obbiettivo di riqualificare la zona e garantire maggiori sicurezza ed agibilità.
Questa mattina dalla Giunta regionale sono arrivate in commissione le risposte ad alcuni quesiti che erano stati posti dai consiglieri regionali, soprattutto sulla stima dei costi e sul numero di posti barca nel futuro di Porto S. Stefano. Le previsioni di spesa sono di 20 milioni e 200 mila euro, ma è stato chiarito che siamo in assenza di progetti che serviranno per stabilire i costi delle opere e che queste non saranno tutte pubbliche.
Nella nuova configurazione morfologica e funzionale, con le darsene di ponente e di levante, il porto avrebbe una capacità ricettiva di 500 posti barca contro gli attuali 350. Con i lavori è prevista poi la riqualificazione della parte del porto dedicata alla funzione diportistica con nuovi pontili, dell’area traghetti con una nuova darsena e della zona dove sono ormeggiati i pescherecci.
Il porto diventerebbe una vera stazione marittima, non solo turistica, svolgendo le funzioni di continuità territoriale e di trasporto pubblico con le isole.
“Il piano era atteso e necessario – ha detto il presidente Mattei –. La sua approvazione consente, infatti, di rinnovare le concessioni marittime scadute. È un bel progetto anche se costoso che aiuterà la Toscana a crescere in termini di qualità. Adesso il punto sarà trovare le risorse necessarie”.
Il consigliere Jacopo Maria Ferri (Forza Italia) ha chiesto precisazioni su realizzazione e costi del parcheggio sotterraneo di S.Liberata e sull’impatto che lo spostamento dello scalo avrà sulle attività commerciali.