Grosseto: Il fatto risale a pochi giorni fa, con il suo tir si era messo di traverso in autostrada per proteggere un’auto incidentata, da altre auto che procedevano ad alta velocità.
Mentre l’autista pensava a scongiurare un ennesimo incidente a catena, facendo da scudo con il suo mezzo e rischiando la sua vita, da lì passava per puro caso un pulmino con sette volontari della Croce Rossa.
Quando i volontari si sono avvicinati alla automobile, ormai messa in sicurezza dal prodigo autista, la scena che si sono trovati sotto gli occhi era drammatica, un padre intento a rianimare una bimba di otto anni, che durante l’urto era stata sbalzata fuori dell’autoveicolo riportando gravi ferite.
La cronaca nazionale, oggi ci informa che la bimba è salva e che si inneggia al camionista eroe, ma io vorrei soffermarmi a quell’aspetto della vicenda, di coincidenza e preparazione.
Ovvero, il ragazzo alla guida del mezzo se ha fatto quella manovra, in qualche modo era già preparato, aveva in qualche modo prefigurato nei sui tanti viaggi la possibilità di poter intervenire, magari immaginando la scena più volte nella sua mente. Tac ed ecco che si presenta il fatto, neanche realizza consciamente, che il suo cervelletto comanda al sistema nervoso di intervenire, la manovra è quella, quella di sempre immaginata, e via con la sequenza.
Arrivano i volontari della CRI, poche domande veloci, secche per capire la dinamica dell’incidente, ripetono la stessa domanda per conferma, cercano di farsi un quadro della bambina ferita, si assicurano di avvertire la centrale.. e poi… e poi, mettono in pratica, quello che hanno appreso nei molti corsi di formazione prima e imparato sulla strada poi, ne più e ne meno, sono poche le deroghe alle regole di base.
A me cosa appare molto evidente in questa vicenda, si il fatto che sono eroi, e che rischiano la loro vita per gli altri, ma che se noi tutti fossimo più attenti, preparati e disponibili verso gli altri, questi eventi non sarebbero isolati.
Partecipare ad un corso di formazione di Base non è appannaggio solo dei volontari, partecipare è utile a se e agli altri.
Se molti partecipassero, ai corsi di formazione, ci sarebbero sulle strade moltissime persone predisposte, preparate e aumenterebbero le possibilità di “incontrare sulla scena di un incidente uno o più volontari che per caso si trovavano a passare da lì”.
Perche devo partecipare ? Perchè se partecipo io, partecipa anche un altro, forse proprio lui che un giorno potrebbe aiutare una persona a me cara.
La Maremma è terra straordinaria anche in questo, molti sono le associazioni e moltissimi i volontari, manca a volte, però la consapevolezza nella società, del ruolo e l’importanza che ricoprono i volontari e le associazioni, sostenerle è fondamentale per avere una società migliore, più civile ed efficiente.
Sosteniamo le associazioni, con donazioni, offrendo il nostro tempo libero e magari partecipando a qualche corso di formazione, diffondere la cultura del volontariato aiuta le associazioni tutte.
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