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Caro-libri: sconti e promozioni si, ma nel rispetto della normativa vigente

Facciamo riferimento a quanto apparso in questi giorni sulla stampa relativamente al caro-libri.

Redazione
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Grosseto: Puntuale, come tutti gli anni, all’inizio dell’anno scolastico si scatena la campagna sul caro-libri di testo, e si presentano le offerte da parte dei vari canali della distribuzione. Già da tempo SIL ha denunciato all’antitrust quella che è a nostro avviso una pratica non rispondente ai dettami della normativa sui libri.

Alcuni esercizi della grande distribuzione propongono infatti, nel periodo della vendita dei libri scolastici, campagne di sconto che a nostro avviso tendono ad “aggirare” il limite del 15% di sconto imposto dalla normativa di settore, attraverso l’utilizzo dei cosiddetti “buoni spesa”, spendibili per l’acquisto di altri prodotti presso i suddetti supermercati e dunque praticando di fatto uno sconto superiore a quello ammesso dalla legge e che, pur concretizzandosi secondo una modalità diversa, realizza le medesime finalità vietate dalla legge stessa. Ciò impedisce, peraltro, alle piccole librerie la possibilità di concorrere con la stessa grande distribuzione, dal momento che esse, oltre ad essere svantaggiate da note economie di scala, non potrebbero neppure promuovere una campagna analoga, considerato che l’unico prodotto posto in vendita dalle medesime è proprio il libro.

Senza considerare che vi sono istituti che, con modalità svariate, forniscono direttamente i libri di testo, e in alcuni casi persino i diari, agli studenti, con  buona pace di chi tale lavoro lo fa con imprenditorialità e professionalità.
Riteniamo che il problema del caro-libri debba essere affrontato con una revisione della normativa, prevedendone una specifica per i testi scolastici, con una riconsiderazione delle modalità di scelta dei testi da parte degli istituti di istruzione, con un ammodernamento della filiera, con una maggiore gestione e soprattutto informazione sule modalità di ottenimento di rimborsi o sgravi da parte delle famiglie meno abbienti, e perché no, con adeguate campagne di promozione, ma che rientrino sempre nel massimo rispetto della normativa e della concorrenza.

SIL CONFESERCENTI GROSSETO

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