Grosseto: Dibattito civile a tutto campo ieri sera alla sala Tirreno in Follonica organizzato dal gruppo territoriale maremmano di Azione Civile Ingroia sulle tematiche ambientali, legali e sanitarie legate al territorio.
Ospite d'eccezione il dottor Antonio Ingroia, presidente di Azione civile insieme ad Alessio Ciacci, ex amministratore del Comune di Capannori e uomo ambiente 2012, Roberto Fazzi portavoce del movimento 5 stelle e Luca Benci, coordinatore nazionale politiche sulla sanità di Azione civile.
Presentato da Andrea Andreani, referente territoriale di Azione Civile il dibattito si è dipanato sulla conoscenza che il cittadino deve pretendere di avere nei confronti del proprio ambiente e sulla tutela dello stesso da parte delle amministrazioni, una cognizione che debba essere culturale ed intellettuale perchè il cittadino stesso abbia cognizione soggettiva sull'impatto e le conseguenze che le sue azioni hanno nei confronti del proprio mondo.
Luca Benci racconta delle deficienze strutturali a carattere amministrativo e legale sulla tutela della salute, di come la movimentazione dei rifiuti ancora nel 2013 avvenga per via cartacea e di come sia facile così far perdere le tracce agli stessi con estrema facilità e di come il governo attuale non abbia posto rimedio a tale situazione, l'attenzione và anche alla moltitudine di piccoli comuni italiani spesso con un solo dipendente ma con un territorio vasto che possono essere facile preda delle ecomafie e punta l'indice su come alcune proposte di legge tendano a togliere la qualifica di pubblici ufficiali ai funzionari di Asl e Agenzia regionale per l'ambiente creando pericolose carenze in un già provato sistema di controllo obsoleto.
Roberto Fazzi ricorda l'esperienza del movimento 5stelle in tema ambientale e la controversia locale sul cogeneratore di Scarlino e di come i limiti di emissioni inquinanti per legge contrastino con i limiti di salute a livello internazionale e di come il movimento abbia promosso un'azione collettiva presso il Tribunale di Grosseto per il diritto alla salute, azione che date le sentenze passate nel diritto alla salute fanno ben sperare in un futuro più tutelato di adesso per la salute e i diritti costituzionali.
E' stato poi il turno di Alessio Ciacci che ha ricordato il suo intervento sul progetto del cogeneratore a suo tempo e di come venne preso a pesci in faccia dall'allora Sindaco di Scarlino, previsioni che purtroppo poi sono andate a materializzarsi, i ricordi vanno anche a chi nel tempo gli dava dell'utopico e alla risposta di Ciacci che li bollò immediatamente come "sconfitti culturali" riscuotendo grande plauso tra il pubblico.
Alessio Ciacci con una serie di slides poi ha illustrato i vari passi della strategia RIFIUTI ZERO da attuarsi entro il 2020 e dell'esperienza in tal senso del Comune di Capannori, punto d'attenzione tra i tanti il risparmio attuato sul recupero dei rifiuti che ha consentito l'assunzione di personale addetto a costo zero.
La parola poi ad Antonio Ingroia che ha colto l'occasione di ringraziare in veste di cittadino Alessio Ciacci per l'ottimo lavoro divulgativo svolto e di come l'esperienza Capannori dovrebbe essere presa a modello e diffusa su larga scala, per Ingroia il diritto alla salute è stato "tradito" dalla costituzione "materiale"in nome di interessi speculativi e grazie ai governi "di larghe intese", come in una democrazia che si rispetti la costituzione materiale dovrebbe essere adeguata alla costituzione "formale" e non viceversa come spesso stanno cercando di fare i governanti del paese.
l'incontro è proseguito tramite il dibattito con il pubblico, con domande tese a confrontare i progetti e le proposte per ambiente salute e legalità con l'impatto reale sulla società odierna, sono seguiti dati allarmanti sulla precarietà dei servizi, sull'occupazione e sui costi di gestione, Roberto Barocci del Forum Ambientalista Grosseto interviene domandando lumi a proposito di una convenzione stipulata tra le amministrazioni locali del territorio e il gestore privato rifiuti per i prossimi 28 anni di conferimento rifiuto indifferenziato per produrre combustibile CDR e di come la quantità rifiuti da conferire sia già fuorilegge, facendo scattare penali che ricadono sulla cittadinanza, Roberto Fazzi ha risposto illustrando la EXIT STRATEGY, realtà tesa a confrontare i costi di uscita da certe convenzioni rispetto al mantenimento di certe convenzioni con i gestori privati.
Un incontro teso a informare la cittadinanza sui problemi che creano l'intreccio tra ambiente salute e legalità quando la gente non viene indottrinata sui pericoli legati all'intreccio stesso e alla salvaguardia del territorio per passare da uno sfruttamento ad un più cosciente uso.