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Una legge sul gioco retroattiva?

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Sul gioco, sui casino online con bonus e sulle normative che possono regolamentarlo, si era sicuri di aver visto e sentito tutto, ma evidentemente alle cose strane “non c'è mai fine” e bisognava arrivare ora a Cervignano del Friuli, in provincia di Udine, per leggere una cosa che ci ha lasciato abbastanza attoniti. Tra le tante amministrazioni comunali che cercano di arginare lo sviluppo del fenomeno gioco d'azzardo, e particolarmente la distribuzione delle apparecchiature da intrattenimento, c'è l'amministrazione che sceglie di ridurne il funzionamento impedendo l'accessione in determinati orari, oppure impone distanziometri “di ogni sorta” e ci sono, invece, istituzioni comunali che optano per applicare sconto sulle tasse in primis quella sui rifiuti.

Quindi, ogni amministrazione cerca di agire come meglio ritiene opportuno per la propria cittadinanza e per il proprio territorio, ma il caso di Cervignano del Friuli è destinato a far parlare di sé visto che l'adozione di una misura di “prevenzione” applicata dalla Giunta potrebbe diventare “un piccolo caso”. E sì, perché in questa cittadina si richiede l'applicazione di regole per contrastare il gioco problematico, rendendo retroattiva la legge regionale in materia. Questa è una proposta alquanto “bizzarra” che però ha ricevuto obiezioni contrapposte: maggioranza di centro sinistra, che governa la cittadina e che è firmataria della proposta, ed il Movimento Cinque Stelle che ne rivendica la “primogenitura”.

Oltre tutto il M5S sottolinea di essere estremamente soddisfatto che una sua proposta sia stata raccolta dalla Giunta di Cervignano non senza, però, sottolineare che già nello scorso febbraio era stato proposto un pacchetto di iniziative che portavano “a dichiarare guerra al gioco d'azzardo”, pacchetto... caduto nel dimenticatoio, ma ora evidentemente riesumato dalla Amministrazione della cittadina della Bassa friulana. Quindi, Cervignano va nella giusta direzione ma, ovviamente, ci sarebbero altri provvedimenti da adottare come, per esempio, far applicare la retroattività della legge regionale n.1 del 14 febbraio 2014 che vieta l'installazione di nuove apparecchiature entro 500 metri dai luoghi sensibili (ormai i famigerati 300 metri non vengono più applicati e previsti da alcuna ordinanza) e che al momento non è retroattiva.

In virtù della mancata retroattività della legge, che il Movimento Cinque Stelle sta cercando di modificare, “ben 16” attività commerciali di Cervignano ottengono “lauti” guadagni da 57 slot machine. Il M5S, come si sa, si è sempre battuto nei confronti del gioco ed aveva anche chiesto al Comune di introdurre un regolamento che obblighi i gestori ad esporre cartelli con esatte informazioni sul gioco e specifiche sulle percentuali di probabilità di vincita. Andrebbe anche rispettato il divieto di fumo nei luoghi in cui si gioca d'azzardo, seppur in presenza di impianti per il ricambio dell'aria, nelle sale da gioco e nei locali in cui vi è l'attività delle scommesse su eventi sportivi.

“Con un carico da 90”, poi si aggiunge che non dovrebbero essere aperte, o trasferite sale da gioco e casino online dove si vince di più nel raggio di 300 metri da sportelli per il prelievo di contanti, agenzie di prestiti oppure attività di compro-oro, argento o preziosi in modo da non mettere il giocatore potenzialmente nell'opportunità di “recuperare danaro” per soddisfare il “proprio bisogno di giocare. Ed ancora che sarebbe indispensabile individuare fasce orarie per l'accensione degli apparecchi da intrattenimento non superiori alle otto ore: dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 23.

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