Parte la guerra al parassita che uccide i pini marittimi di Principina

Assessore Monaci: “Azione di grande importanza ambientale ”

17/06/2014
Attualità
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GROSSETO-Sono iniziati ieri i lavori per un intervento organico sui pini domestici che si trovano nelle aree comunali a verde pubblico di Principina a Mare e che sono stati attaccati dal parassita Matsucoccus Feytaudii, vale a dire da un insetto capace di succhiare la linfa del pino marittimo, uccidendolo. Il problema, rilevato per la prima volta nel 2010, colpisce circa 2mila alberi ma il fenomeno, se non isolato e curato, rischia di diffondersi rapidamente come già avvenuto in gran parte d'Italia.
“La battaglia contro questa cocciniglia – ha spiegato l'assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Monaci – è obbligatoria per legge dello Stato sin dal 1996, anche per i privati proprietari della stessa tipologia di pino colpita da quella che rappresenta una vera e propria calamità. Finora l'unica cura è sempre stata esclusivamente legata all'abbattimento ma noi sperimentiamo anche delle cure endoterapiche in pieno accordo con il Servizio fitoterapico regionale. Oggi – ha aggiunto l'assessore - inauguriamo il primo stralcio degli interventi con l'obiettivo immediato di eliminare le piante infette ma non solo: andremo a ricostituire la pineta con altri piante non attaccabili da questo insetto ed eseguiremo potature e trattamenti endoterapici, ripulendo anche il sottobosco. Un lavoro – ha chiuso Monaci – che ci distingue senza dubbio in un'azione di grande importanza ambientale, riconosciuta anche dalla Soprintendenza”.
Il primo intervento, all'interno di un piano complessivo definito per stralci, prevede un investimento di 38mila euro interamente a carico del bilancio comunale. I lavori si occuperanno di abbattere le piante attaccate dal parassita, secche e/o pericolose per l'incolumità o a rischio incendi. Circa 200 i pini interessati che naturalmente andranno regolarmente smaltiti. Si aggiunge anche la potatura di altri 50 pini e, immediatamente si andrà avanti con l'impianto di 100 nuove specie arboree, non attaccabili dal “Matsucoccus” e già di dimensioni apprezzabili. Si tratta di 70 pini domestici, 10 lecci, 10 querce, 10 sughere; tutte in piena coerenza con le proporzioni forestali naturali e tali da ricostituire di una rinnovata struttura forestale ad alto fusto tipica mediterranea.
Previsto anche un trattamento endoterapico ad altre 400 piante non ancora secche, non attaccate o solo appena toccate dal parassita. “Tale trattamento, seppure iniziato già da due anni – ha concluso l'assessore - è considerato ancora sperimentale sebbene i risultati fino ad oggi conseguiti sono da ritenersi a tutti gli effetti incoraggianti”. Ragioni evidenti di sicurezza hanno imposto parallelamente agli altri interventi, anche un piano di ripulitura di circa 1 ettaro di sottobosco; operazione che faciliterà anche le stesse operazioni di abbattimento nonché la sicurezza antincendio.
Il progetto complessivo che si svilupperà nei prossimi mesi, dopo questo primo stralcio, prevede l’intervento di fondi regionali ottenuti con richiesta tramite la Provincia di Grosseto. Si continuerà con l'abbattimento e la distruzione di 500 piante colpite dall'insetto nelle aree comunali a verde pubblico di Principina e il trattamento endoterapico preventivo su altre 1000. Verranno alla fine reimpiantati 300 alberi (per il 70% pini domestici e per il 30% specie quercine quali la sughera, il leccio e la roverella) che favoriranno anche la biodiversità. Il costo complessivo dell'intervento sfiorerà i 200mila euro.

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