ORBETELLO - Monica Paffetti, sindaco di Orbetello, interviene per esaminare il piano di protezione civile. "Il Comune di Orbetello ha affidato al progettista ingegnere idraulico Andrea Benvenuti di Firenze, nel mese di febbraio, l’incarico per lo studio del rischio idraulico del territorio. Nel mese di Aprile l’ingegnere ha presentato la prima documentazione relativa alle nuove mappe di rischio idraulico del territorio a seguito degli aventi alluvionali, le mappe relative alle zone di maggior rischio anche e soprattutto in relazione alla densità abitativa di tali zone. È stato altresì presentato un documento integrativo che definisce le situazioni di criticità in base agli eventi atmosferici previsti – tipo la quantità di cumulato – e sempre relazionati ai due punti di cui sopra.
Questa progettualità nella stesura del Piano di Protezione Civile è ben definita dal Piano di Gestione delle Alluvioni della Regione Toscana, piano che recepisce le prescrizioni della Direttiva Alluvioni dell’Unione Europea.
Lo scopo è quello di mettere insieme in maniera organica queste tre tipologie di dati al fine di raggiungere un protocollo unitario che ci permetta un piano d’azione ben preciso a seconda delle quantità d’acqua previste e delle singole criticità di ogni porzione di territorio.
All’ingegnere incaricato è stata chiesta inoltre una valutazione del rischio del collasso degli argini, eventualità al momento che va oltre le previsioni contenute in un Piano di Protezione Civile Comunale, ma che alla luce degli eventi del novembre del 2012 hanno meritato a nostro avviso un giusto approfondimento.
Una volta aggregati questi dati, seguendo un crono programma ben preciso, l’ingegnere idraulico e il nostro ufficio tecnico, sotto la supervisione dell’ing. Carretti, nuovo dirigente di questo comune e responsabile di Protezione Civile, si potrà sviluppare un piano ben delineato che detti, sulla base delle mappe del rischio appunto, l’individuazione di punti di raccolta e delle vie di fuga per la popolazione in caso di evacuazione.
Lo scopo ultimo è quello di arrivare a definire un ordine di priorità per eventuali evacuazioni a seconda delle precipitazioni e delle mappe del rischio, formulando ipotesi su cosa potrebbe verificarsi in determinate condizioni atmosferiche.
L’elaborazione del Piano verrà successivamente inviata presso la Regione Toscana, ente con il quale abbiamo un dialogo aperto e continuo, per ricevere loro eventuali integrazioni e osservazioni e poter poi procedere alla votazione del Piano stesso in sede di Consiglio Comunale prima dell’inizio della stagione delle piogge.
Il Piano di Protezione Civile riguarda tutto il territorio di questo Comune, e si basa sulle integrazioni e sull’ampliamento del vecchio Piano alla luce di quanto emerso con gli eventi del Novembre 2012.
Il percorso per arrivare alla stesura definitiva del Piano è stato necessariamente più lungo del previsto per una serie di motivazioni che dovrebbero essere di semplice comprensione. Per prima cosa il Piano è uno strumento indispensabile - e l’unico veramente idoneo – per la tutela del territorio e in secondo luogo perché la portata degli eventi del 12 Novembre 2012 hanno comportato la necessità di rivedere e rivalutare tutta la mappa del rischio del territorio.
Nel frattempo, proprio per implementare il Piano, è stata rinnovata la convenzione con i volontari della Protezione Civile della Misericordia di Albinia e si lavora anche per stipularne una analoga con la Croce Rossa e le altre associazioni di volontariato del territorio per avere una più ampia disponibilità immediata in caso di attivazione del Piano. Ricordiamo che al momento è attivo il sistema di allerta telefonica che, grazie alla sua capacità di raggiungere un vasto numero di persone in poco tempo, costituisce a tutti gli effetti uno strumento importantissimo per la sicurezza dei nostri concittadini".