Emergenza ammortizzatori sociali, 6 milioni per l'integrazione dei Contratti di solidarietà

Nella provincia di Grosseto in aumento le ore di cassa integrazione

19/02/2014
Attualità
Condividi su:

FIRENZE – La Regione riconferma anche per il 2014 l'impegno per l'integrazione del reddito per i lavoratori che usufruiscono dei contratti di solidarietà nelle aziende che rientrano nel regime di Cassa integrazione straordinaria (ovvero le aziende sopra i 15 dipendenti). E' questo il contenuto della delibera approvata oggi dalla giunta e che l'assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini ha illustrato nel pomeriggio ai segretari di Cgil, Cisl e Uil fiorentine nel corso dell'incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali per fare il punto sugli ammortizzatori sociali.

Governo taglia, Regione integra. Con la legge finanziaria 2014, l'integrazione a carico del ministero è stata ridotta dall'80 al 70% della retribuzione persa. Per attutire la perdita, la Regione, con uno stanziamento iniziale di circa 6 milioni, ha deciso di corrispondere una integrazione pari al 15% del trattamento perso, rendendo così invariata la somma erogata dalla Regione. I lavoratori toscani potranno così raggiungere, nonostante la riduzione a livello nazionale, circa l'80% della retribuzione. "A fronte di un governo che taglia – annuncia Simoncini – la Regione ha deciso invece di mantenere l'impegno a sostegno del reddito dei lavoratori che utilizzano i contratti di solidarietà. Come Regione siamo convinti che questo strumento debba essere incentivato, a discapito di forme meno efficaci come la cassa integrazione o la mobilità, anche nelle more di una riforma degli ammortizzatori sociali che veda il superamento della cassa in deroga, per andare verso un sussidio universalistico". Dal 2009 ad oggi i lavoratori per i quali sono state erogate integrazioni al reddito sono stati circa 16 mila. Per la Regione ciò ha comportato una spesa di circa 19 milioni di euro.

Domande in aumento. "Ma il numero delle domande è in continuo aumento e per questo abbiamo pensato fosse doveroso - dice Simoncini - in una fase che resta di vera e propria emergenza sociale, mantenere invariato l'impegno della Regione per incentivare l'uso di uno strumento che si rivela particolarmente efficace per mantenere sul mercato aziende e posti di lavoro ed evitare la dispersione di importanti pezzi del sistema produttivo toscano". Per quanto riguarda le aziende che non rientrano in regime di Cigs, la finanziaria non ha apportato modifiche e resta invariata la quota a carico della Regione che, come per le aziende artigiane, si pone l'obiettivo di concorrere a raggiungere circa il 70% della retribuzione persa.

Cassa integrazione in deroga. L'assessore ha poi fatto il punto anche sugli altri ammortizzatori sociali, in particolare sulla Cassa integrazione e la mobilità in deroga. "Abbiamo autorizzato tutte le domande del 2013 che potevamo autorizzare con le ultime risorse assegnateci dal ministero – avverte Simoncini – siamo così arrivati a dare risposta a circa 2400 domande di cassa integrazione e a 40 di mobilità in deroga, tutte presentate nel 2013, per un totale di 9.800 lavoratori. Purtroppo non riusciamo nemmeno ad esaurire tutto il 2013, arrivando a malapena a coprire il mese di luglio e fino al 20 di agosto. Per il resto aspettiamo ancora le risorse e giriamo la domanda al nuovo governo che si sta formando, facendo presente la drammaticità della situazione". Restano ancora prive di copertura 6.950 domande, per oltre 19 mila lavoratori, per far fronte alle quali sarebbero necessari ancora altri 40 milioni di euro. "Questi numeri - osserva Simoncini - rispecchiano situazioni difficilissime, di migliaia di lavoratori senza reddito che, da mesi, aspettano di poter ricevere la copertura cui hanno diritto. Una situazione che continua a profilarsi come un'emergenza sociale che non può essere ignorata".

Ammortizzatori in Toscana. Nel gennaio 2014 le ore di Cassa integrazione sono diminuite complessivamente del -22,6% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. In calo sono soprattutto le ore di Cassa ordinaria, mentre restano analoghe quelle di Cigs e in calo quelle della cassa in deroga. Quest'ultimo dato è falsato, però, dal blocco delle autorizzazioni legato all'esaurimento dei fondi. Nel corso del 2013 la Cassa integrazione è aumentata del 3,2% rispetto al 2012, a fronte del -1,4% italiano. La straordinaria aumenta di +22,1%,l'ordinaria del +16,9%. In termini assoluti le ore sono state 55 milioni e 600 mila, equivalenti a circa 32.700 posti di lavoro a tempo pieno. A livello territoriale, le province in cui si sono registrati aumenti sono Pisa, Siena, Firenze e Grosseto. In diminuzione Massa Carrara, Arezzo, Pistoia e Livorno e stabili Lucca e Prato.

Leggi altre notizie su GrossetoOggi.net
Condividi su: