GROSSETO - Il Petriolo Spa Resort licenzia i propri dipendenti: un altro colpo basso al mondo del lavoro della Maremma, ma anche al turismo con una struttura eccellente che si sta sgretolando sotto i colpi di una concorrenza agguerrita e con progetti concreti. Incredibile la chiusura della struttura termale nel periodo delle festività natalizie. Un "rilancio" promesso ma mai mantenuto, con la tanto attesa riqualificazione mai realizzata: il resort, chiuso il 4 novembre 2013, dovrebbe riaprire il 16 aprile con un conseguente ed inesorabile danno d'immagine. Il gruppo Unipol, nuovo proprietario della catena alberghiera Atahotel, ha nel frattempo deciso di applicare un brusco taglio del personale presso le proprie strutture.
Un procedimento che coinvolge anche il resort toscano, visto che l'azienda non intende applicare le proposte dei vari sindacati. Ignorato completamente, tra lo stupore generale, il parere positivo dell Ministero del Lavoro che ha giudicato valide e praticabili le soluzioni invocate dalle associazioni in difesa dei lavoratori. Il gruppo assicurativo si è inspiegabilmente dichiarato contrario a concedere la cassa integrazione in deroga, per un primo periodo di 3 mesi, ufficializzando così il mancato accordo tra le parti e la procedura di riduzione del personale.
Dopo una lunga serie di appuntamenti sindacali terminati con un nulla di fatto, l’incontro finale ha purtroppo confermato l'esito negativo delle trattative: l'Azienda non ha deciso di ascoltare le proposte, rivelandosi sempre più decisa a procedere al licenziamento delle lavoratrici e lavoratori coinvolti dalla procedura.
Nonostante il lavoro incessante dei sindacati, decisi a far partire tutti gli strumenti fondamentali per la salvaguardia dell’occupazione, la nuova proprietà non ha voluto sentir parlare di cassa integrazione in deroga, riduzione oraria, riqualificazione professionale, ricollocazioni interne, formazione professionale ed esodi volontari incentivati.
Una situazione veramente paradossale, come commenta l'ex direttore di Petriolo Spa Resort Alessandro Ercolani: "Non entro nel merito delle decisioni aziendali della nuova proprietà pur non condividendole, ma mi preme esprimere la mia solidarietà ai lavoratori: nei miei quattro anni di gestione sono riuscito a formare un personale composto da persone che abitano nel territorio, forgiando un gruppo composto da maremmani con a cuore lo sviluppo della propria terra. Sono veramente dispiaciuto per la questione dei licenziamenti, perchè conoscendo la maggior parte di queste persone non posso rimanere indifferente. Trovo comunque veramente assurdo l'atteggiamento di una proprietà che, dal punto di vista storico, dovrebbe avere un occhio di riguardo nei confronti dei lavoratori."
Il Ministero del Lavoro, preso atto del totale rifiuto della nuova amministrazione, si è comunque dichiarato disponibile ad effettuare un nuovo incontro: le organizzazioni sindacali sono pronte ad invocare ulteriori mobilitazioni affinché il gruppo Unipol torni sui suoi passi, arrivando magari ad una soluzione condivisa della vertenza. Una vicenda tutt'altro che archiviata, con i sindacati pronti a lottare fino alla fine in difesa dei diritti dei lavoratori.