Fango e rischi sul Petriolo

03/10/2013
Attualità
Condividi su:

Sono bastate le prime piogge autunnali per evidenziare la completa inadeguatezza del cantiere del ponte di Petriolo, ed in particolar modo delle piste di cantiere - che non solo passano in luoghi particolarmente sensibili quali il complesso monumentale delle Terme di Petriolo – ma sono state realizzate senza un'adeguata regimentazione delle acque piovane.

Di ciò si era avuta già chiara dimostrazione mesi fa: la deforestazione preliminare all’avvio dei lavori determinò l’interruzione per settimane della superstrada in località Potatine, a causa della frana provocata dal pessimo impatto della deforestazione sull'idrografia del luogo.
A Petriolo le acque piovane, in mancanza dell'originaria vegetazione, si aprono nuove strade per poi confluire naturalmente a valle, guarda caso proprio contro le mura e gli edifici storici delle Terme di Petriolo.

Le numerose foto scattate in questi ultimi giorni, documentano lo stato delle cose e la preoccupazione della ditta esecutrice dei lavori di cancellare rapidamente le tracce di fango sulla strada provinciale, quasi a voler nascondere le prove.

Non è però possibile nascondere le lesioni già prodotte sugli immobili, prima tra tutte il crollo della parete a monte proprio delle vasche termali, che si trovano sotto la chiesa, rese famose da Papa Pio II e l'erosione evidente alla base di alcuni tratti delle mura.

Italia Nostra sezione di Siena Gli amici del Bagno di Petriolo

Leggi altre notizie su GrossetoOggi.net
Condividi su: