Continuano ad arrivare nuove perplessità dal nostro lettore follonichese. Questa volta si chiede come Essa possa riuscire ad essere tanto attiva in ambito culturale/intrattenimento pur proponendo eventi ad ingresso gratuito e quindi senza un diretto introito per le casse comunali.
"Pur essendo un cittadino qualunque - ci scrive - non riesco a capire, forse per mia incompetenza in materia, come mai il denaro versato dai cittadini nelle casse comunali attraverso le varie imposte, venga utilizzato in maniera spesso non molto oculata… Per esempio, se si organizza un evento ad ingresso gratuito, nutro forti dubbi sul fatto che anche chi si esibisce sul palco lo faccia come beneficenza, per cui è un po' incomprensibile capire il motivo per cui con i soldi derivanti dai tributi comunali, invece di fare (per esempio) migliorie di decoro urbano, debbano essere spesi per organizzare manifestazioni che interessano solo ad una parte della cittadinanza (vicina all'Amministrazione). Oltretutto anche nel caso in cui l'ingresso sia a pagamento, 'corrono' voci che molto spesso le spese superino i guadagni… La beneficenza è una bellissima cosa, ma non mi sembra una cosa molto opportuna farlo col denaro dei contribuenti.
Mi sorge anche il dubbio che lo si faccia anche per dare lavoro (pagato obbligatoriamente dai cittadini) ad artisti ed indotto che gravita intorno a loro… Sarà così?
Poi la nostra Amministrazione dice che casse comunali non hanno fondi sufficienti per effettuare determinati lavori, ma se Essa evitasse di fare beneficenza (con il denaro altrui) verso l'artista di turno, evitasse spese che superano i guadagni, evitasse di organizzare eventi che interessano solo ad una parte della cittadinanza (spesso minima) ai quali però tutta la popolazione contribuisce, credo che il denaro a disposizione ci sarebbe…
C'è chi dice che l'alternanza delle amministrazioni al governo di una città sia molto positiva in quanto evita che si formino di gerarchie 'paramafiose' con sempre i soliti nomi che si spostano da un ufficio all'altro, inserimento di parenti e/o compagni (sostantivo con duplice significato), appalti truccati per favorire certe ditte (anche se poi magari eseguono male i loro lavori o richiedono spese eccessive/gonfiate che magari si spartiscono con gli amministratori).
Forse è il caso che l'amministrazione cambi colore politico dopo oltre settanta anni, per non dire quasi ottanta