FIRENZE - Novantatre primavere; mentre è convalescente da un intervento chirurgico subito nella sua città, Orbetello, accusa problemi respiratori. Serve un letto in rianimazione ma i 4 di Orbetello sono tutti occupati. Anche i 10 Grosseto. Siena idem. E così, l’anziano finisce a Bibbiena, 230 chilometri di distanza che i suoi familiari hanno seria difficoltà a percorrere per seguirlo come vorrebbero. Il caso ha fatto scalpore, e dopo le evidenze di cronaca il paziente è stato riportato a Orbetello dove a quanto pare si era nel frattempo liberato un letto. Sì ma: possibile considerare normale un simile iter? E su quali basi? A fare luce sulle dinamiche che hanno portato al prodursi della vicenda ci prova, con un’interrogazione alla giunta regionale, il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (Capogruppo e Coordinatore regionale di Forza Italia in Toscana).
Mugnai assume quello dell’anziano di Orbetello a caso di scuola per arrivare a domandare «quale sia il processo di riorganizzazione dell’Asl Sud Est Toscana per la gestione delle emergenze come quella riportata in narrativa». Nello specifico, Mugnai chiede all’organo di governo regionale «quanti siano i posti letto disponibili nelle aree critiche (rianimazioni) degli ospedali di tutta la Asl Sud Est», «quali azioni sono state messe in campo per risolvere la situazione sopra descritta» e «quale sia la riorganizzazione delle aree critiche in atto nella Asl Sud est e quanti posti letto in rianimazione si pensa di aggiungere o tagliare».