Agromafie, Monica Faenzi: "Rafforzare le misure di contrasto"

Anche Massimo Parisi (Gruppo Alleanza liberalpopolare alla Camera) si esprime sulla vicenda

Davide Lesti
26/02/2016
Attualità
Condividi su:

GROSSETO - Dal quarto rapporto Agromafie elaborato dalla Coldiretti, l’Eurispes e l’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, emerge un quadro inquietante, sotto il profilo della dimensione del fenomeno legato all’ampia illegalità nel settore. Così in una nota Monica Faenzi e Massimo Parisi, deputati del Gruppo Alleanza liberalpopolare alla Camera, che hanno presentato un’interrogazione ai Ministri delle politiche agricole e della giustizia, affinché si rafforzino le misure di contrasto, sia per il controllo e la sicurezza degli alimenti contraffatti, che gli interventi di carattere penale, con nuove fattispecie di reati in materia. Per quanto ci sia una lodevole attenzione del Governo e del Ministro Martina, nella lotta contro le frodi agroalimentari, sostengono i deputati toscani, occorre insistere in questa direzione, velocizzando ad esempio, le procedure per l’utilizzo dei terreni confiscati. In Toscana, continuano Faenzi e Parisi, secondo il rapporto Agromafie, risultano 170 immobili confiscati e 28 aziende sequestrate alla criminalità organizzata, i cui tempi legati al processo di sequestro, confisca e destinazione dei beni di provenienza mafiosa, si presentano lunghi e confusi, determinando gravi danni economici, per il mancato utilizzo dei beni sequestrati. Per questo, concludono i deputati di Ala, oltre a potenziare il sistema dei controlli, peraltro all’avanguardia in Italia, occorre una riforma penale, con norme efficaci e immediate, in grado di contrastare i fenomeni criminali delle agromafie, che giorno dopo giorno, penalizzano il sistema industriale sano italiano, ed una perdita progressiva di competitività dei prodotti agroalimentari del made in Italy.

   

 

Leggi altre notizie su GrossetoOggi.net
Condividi su: