Vetulonia: il museo Archeologico cresce grazie alle nuove tecnologie

Mazzarello: “Stiamo lavorando per far sì che diventi a portata di turista e di visitatore"

12/02/2016
Attualità
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CASTIGLIONE DELLA PESCAIA - Al museo Civico archeologico di Vetulonia ci sono grandi novità in arrivo. Il progetto dell’assessore alle politiche culturali del Comune di Castiglione della Pescaia Federico Mazzarello si sta concretizzando: “Abbiamo lavorato affinché la realtà museale di Vetulonia fosse al passo con i tempi grazie all’utilizzazione di una rete tecnologica e multilingue. Vogliamo garantire informazione fruibili in maniera semplice e diretta dalla rete per aumentare i servizi al turista e al visitatore”.

Ultimo tassello, ma solo in ordine di tempo, è stata l’installazione del tablet messo a disposizione dalla Rete museale della provincia di Grosseto che, già funzionante all’interno del Museo Falchi, consente di consultare la App dei Musei di Maremma allo scopo di fornire tutte le informazioni necessarie per scoprire il sito di Vetulonia e tutti gli altri musei del territorio.

“Una App che si configura come una sorta di guida turistico-culturale della Maremma: non contiene infatti solo informazioni sulle realtà museali ma anche sui luoghi e temi a più ampio respiro turistico, storico e culturale dell’intera provincia. Al suo interno, anche tutte le indicazioni e informazioni per visitare e raggiungere un fiore all’occhiello del nostro territorio, il Giardino Viaggio di Ritorno dell’artista Rodolfo Laquaniti che si trova in località piatto Lavato a Castiglione della Pescaia”.

Parallelamente a questa nuova iniziativa, oltre al sito dedicato e alla App del museo multilingue, si preparano anche gemellaggi culturali a carattere europeo: “A breve partirà il progetto con la città di Evora in Portogallo spiega Mazzarello -, per dare vita ad uno studio chimico e biologico dei reperti vetuloniesi al fine di determinare la loro datazione. Un’esperienza unica, che ci è stata proposta dall’archeologa castiglionese Ginevra Corradeschi, che durerà 2 anni e che sarà capace di mettere insieme professionisti del settore italiani e stranieri. Il progetto si articolerà su tre step: il primo riguarderà la classificazione dei reperti, il secondo lo studio di ceramiche e l’organizzazione di seminari tra Vetulonia ed Evora mentre il terzo si concentrerà sull’approfondimento degli studi sulle aree di scavo. Con grande entusiasmo infatti presenteremo questo nostro progetto all’interno di Tourisma, la fiera di settore più importante del panorama dell’archeologia”.

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