GROSSETO - “Gli ulteriori sviluppi della vicenda Eurovinil non sono stati quelli che speravamo. L'azienda ha mostrato un atteggiamento di chiusura protervo e inaccettabile. Una decisione che non ha ragioni di bilancio né di spazi di mercato ma solo di strategie internazionali a scapito dei lavoratori è stata portata avanti senza mai fermarsi. Oggi è un brutto giorno per Grosseto e per chi crede ancora che quando un'azienda va bene, ha un buon prodotto e può venderlo, deve andare avanti. Per chi crede che l'economia possa e debba muoversi razionalmente. Non per tutti è così, evidentemente. Non lo è certamente per chi si presenta ai tavoli di confronto accaompagnato dagli avvocati, non volendo parlare nemmeno con il proprio advisor e nemmeno ascoltando chi ha proposte alternative e magari compratori, anche di fronte alla piena disponibilità del Governo alla definizione di contratti di solidarietà o all'ipotesi di una proroga. Credo che i vertici Survitec-Eurovinil dovrebbero solo vergognarsi”.