Tirrenica, SEL: "Esterrefatti dalle parole di Rossi: la Maremma non ne può più di progetti su misura per gli interessi dei privati"

Brogi (SEL Toscana) e Sabatini (SEL Grosseto): "Interesse del territorio al centro, messa in sicurezza dell'Aurelia e nessun regalo ai privati: queste le proposte di governo"

06/02/2015
Attualità
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GROSSETO - "L'intervista al Presidente Rossi sulla Tirrenica pubblicata oggi dal Tirreno lascia esterrefatti. Il governatore afferma di non conoscere le carte dell'ennesimo, fantomatico progetto dell'autostrada (ma chi, se non lui, dovrebbe conoscerle?) e lo approva a scatola chiusa. Dice di essere arrabbiato con i vari Governi e Sat, ma la responsabilità è del suo partito che è parte rilevantissima di quegli ambienti ed oggi guida il Governo col suo segretario nazionale. Trova il modo, poi, di prendersela con Sel come se fosse in cerca di un capro espiatorio, chiamando in causa in modo gratuito e del tutto sbagliato Vendola e la Puglia. Anche noi siamo stanchi di questa lunga telenovela, la quale dimostra due cose: l'incapacità dei vari livelli di governo succedutisi e della stessa Sat e l'errore permanente di insistere su un'idea sbagliata, quella dell'autostrada, anziché sulla messa in sicurezza dell'Aurelia".

Lo affermano il coordinatore regionale di SEL, Giuseppe Brogi, e il coordinatore provinciale grossetano, Marco Sabatini, commentando l'intervista rilasciata sul Tirreno di oggi dal Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

"Per molto tempo - proseguono - Sinistra Ecologia e Libertà, dentro e fuori le istituzioni, ha ripetuto che un'autostrada non poteva passare letteralmente sopra la testa dei cittadini, non poteva non considerare l'elevato rischio idraulico di alcune aree della Maremma, non poteva usurpare una strada, l'Aurelia, pubblica da centinaia di anni rendendola a pagamento (16cent/km), non poteva essere realizzata senza complanari, non poteva sostituirsi all'argine della cassa di colma a protezione di Albinia, non poteva non rispettare le norme del codice degli appalti, e, soprattutto, non poteva far diventare questo territorio il bancomat della SAT. E chi si assume, oggi, la responsabilità della procedura di infrazione aperta dalla Commissione europea nei confronti della Repubblica Italiana in quanto il Governo avrebbe prorogato illegittimamente la concessione a Sat che, a sua volta, avrebbe assegnato senza evidenza pubblica i lavori? Chi si assume la responsabilità di aver affidato l'opera ad una società privata incapace di realizzarla seriamente, con un presidente incaricato da Matteoli e Berlusconi, in stile larghe intese, che per molti anni è stato il controllore di se stesso? Al Presidente Rossi e al Pd chiediamo serietà, nel rispetto di tutti i cittadini toscani, senza arrivare al paradosso di arrivare a rimpiangere i progetti di Lunari e Matteoli".

"Di fronte a tutto ciò - dicono ancora Brogi e Sabatini - la Maremma non ne può più dei progetti che cambiano a seconda degli interessi del privato di turno, inventati per far confusione e per rincorrere qualche voto. Da anni, in questo territorio, ci sono migliaia di ettari di terreni incolti ed inutilizzati che hanno perso il loro valore di mercato proprio per questo balletto dei progetti. La Regione e il Governo pensino davvero all'economia e ad un modello ambientalmente compatibile per la Maremma e al diritto ad una mobilità in sicurezza. Intervengano fin da subito per il miglioramento della SS Aurelia, chiedano ad Anas di stendere l'asfalto drenante perché, come registriamo in questi giorni, l'Aurelia si è trasformata in una piscina. Si installi l'illuminazione sugli svincoli della variante di Albinia e si trovino le risorse necessarie a mettere in maggiore sicurezza il tratto di Capalbio e Orbetello invece di pensare di regalarlo alla Sat. Queste sono vere proposte di governo per chiudere e bene un'inconcludente e sbagliata telenovela di cui noi e i cittadini della Maremma siamo stufi".

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