GROSSETO - Più di duecento posti di lavoro a rischio: dopo la protesta effettuata a Palazzo Aldobrandeschi, in data venerd' 19 dicembre, i dipendenti della Provincia di Grosseto si sono radunati di fronte alla Prefettura per una manifestazione pacifica di protesta (con tanto di costumi da fanstama per descrivere un settore che sparirà) contro i tagli voluti dal Governo. Presente anche il segretario della Cgil Grosseto Claudio Renzetti.
Le ragioni della protesta, l’attuazione di una Riforma che, afferma la Cgil in una nota, non dà il via alla riforma stessa, ma “la lede o addirittura la abolisce”. Questi i punti principali di contrasto: nessuna traccia del riordino delle funzioni già svolte dalle Province, oggetto di confronto con le Regioni, ma solo “un taglio consistente al personale, che no rispetta neppure la previsione della Riforma che consentiva al personale trasferito di portare con se’ il trattamento economico maturato”. di fatto, insiste il sindacato, una “prova generale” del Jobs Act, con demansionamenti e riduzione del salario.
Nell'occasione, è stato organizzato un flash-mob per ricordare ai cittadini l'importanza dei servizi svolti dalla Provincia: "Stiamo manifestando contro un sistema che riduce i servizi. Parlano di un nuovo collocamento per il cinquanta per cento di noi, ma dove possiamo essere collocati in un momento dove i posti di lavoro non esistono?